giovedì 9 gennaio 2014

Multithreaded Proxy Check and Rotation with CURL and PHP (ITALIANO, ENGLISH)

*** ITALIAN *** (ENGLISH below)

L'esigenza nasce dal moltiplicare gli indirizzi IP in proprio possesso per compiere operazioni che richiedano l'utilizzo di IP multipli. La necessità del multithread è dovuta alla proverbiale lentezza delle operazioni di triangolazione dei proxy, spesso intasati e basati su hardware desueto, che in questo caso viene mitigata dal multithread parallel processing. Il multithread è una funzione di CURL e ci dà la possibilità di compiere operazioni in parallelo grazie al codice che sto scrivendo e testando nel corso della mia attività di amministratore di sistema.

Se qualcuno ingenuamente dovesse credere di poter usare questo meccanismo per frodare, mascherare le proprie operazioni e altre attività lecite o illecite che siano, dovrà poi scoprire a proprie spese che essendo le liste proxy di pubblico dominio, gli IP verranno bloccati da quasi tutti i siti. Infatti, oltre ai grandi players come Google Facebook etc, i siti che si appoggiano a servizi gratuiti di proxy blocking sono praticamente tutti quelli che hanno alle spalle una piattaforma di blog (Wordpress), di CMS (Drupal, Joomla, etc), di e-commerce (Zen-cart). Senza considerare che per fidarsi dell'anonimato totale di un proxy ci vuole davvero una bella dose di ingenuità mista a fiducia nel prossimo… Infatti, sebbene il mio script implementi un controllo azione per azione dell'IP con cui viene svolta ogni singola operazione (per questioni legate alla coerenza di sessione), la traccia del vostro IP potrebbe essere nascosta negli headers HTTP, che vengono forgiati dal proxy stesso in modo da lasciare comunque una traccia. Ebbene si, nessuno vorrà andare in galera a causa della vostra irresistibile simpatia, essere inserito nelle banlist offerte gratuitamente da SORBS a causa della vostro fascino da canaglia, o comunque ricevere richieste di logs, tabulati, spiegazioni dalla Polizia nemmeno quella dello Zimbabwe. Chi conosce i mercati ICT africani, asiatici o latino-americani sa bene a cosa mi riferisco.


*** ENGLISH ***

The concept was born from the need to multiply your IP addresses and perform operations which require multiple IP addresses. The need for multithread starts from the well known slowness of the bouncing operations performed by the proxies, often congested and based on old hardware, which in this case is leveraged by multithread parallel processing. Multithread is a CURL feature and enables the operations to be performed in parallel with the following code I'm writing and testing during my sysadmin jobs.

If some noob should think to use this code to scum or mask his operations or other legal or illegal activities, will then discover at his expenses that the IPs will be blocked by almost all sites, since public proxy lists are public domain. Infact, other than the big players like Google or Facebook, also all the websites which take benefit from free proxy blocking services are almost all the ones with known platforms like blog (Wordpress), CMS (Drupal, Joomla, etc), e-commerce (Zen-cart). Please also consider that trusting a total anonymate declaration by a public proxy requires an high dose of noobness mixed to trust… Infact my script implements an IP check for every performed action (for session coerence matters), but your real IP track could be hidden insude the HTTP headers, which are forged by the proxy itself in order to leave a track in any case. Infact nobody wants to be jailed because of your irresistible smartness, be inserted into the banlists freely offered by SORBS because of your charm, or tipically be flooded by log requests, explainations, etc even from Zimbabwe Police. Whoever knows the ICT markets in Africa, Asia or Latin America knows well what I'm referring to.



PHP SCRIPT CODE

$threads = 10; //NUMBER OF CONCURRENT OPERATIONS
$timeout = 60; //SECONDS
$agent = 'Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.1; SV1; .NET CLR 1.0.3705; .NET CLR 1.1.4322)'; //IT'S BETTER TO UNIFORM TO AN UNIQUE USER AGENT SINCE THE SERVER COULD HAVE A CHECK IMPLEMENTED
/*-------------------------------------------------------*/
//CURL SETUP
$session = curl_init();
curl_setopt($session, CURLOPT_HEADER, 1);
curl_setopt($session, CURLOPT_RETURNTRANSFER, 1 ); //1 TO PUT IT IN A VARIABLE AND MANAGE IT, 0 FOR OUTPUT ONLY
curl_setopt($session, CURLOPT_HTTPGET, 1 );
curl_setopt($session, CURLOPT_FOLLOWLOCATION, true ); //NEEDED FOR 302 REDIRECTION
curl_setopt($session, CURLOPT_USERAGENT, $agent );
/*-------------------------------------------------------*/
//PROXY50-50 BUT OTHERS MAY BE ADDED
curl_setopt($session, CURLOPT_URL, 'http://proxy50-50.blogspot.it' );
$output = curl_exec($session);
preg_match_all('/\d{1,3}\.\d{1,3}\.\d{1,3}\.\d{1,3}\&port=\d{2,5}/', $output, $list); //REGEX PARSE IP AND PORT
foreach ($list as $proxy) $proxy_list[] = str_replace("&port=",":", $proxy);
/*-------------------------------------------------------*/
work_checker($proxy_list[0], $threads);
/*-------------------------------------------------------*/
function work_checker($array_ips,$thread) {
global $timeout;
$multi = curl_multi_init();
$ips = array_chunk($array_ips,$thread);
$total = 0;
$time1 = time();
foreach($ips as $ip) {
for($i=0;$i<=count($ip)-1;$i++) {
$curl[$i] = curl_init();
curl_setopt($curl[$i],CURLOPT_RETURNTRANSFER,1);
curl_setopt($curl[$i],CURLOPT_URL,$ip[$i]);
curl_setopt($curl[$i],CURLOPT_TIMEOUT,$timeout);
curl_multi_add_handle($multi,$curl[$i]);
} do {
curl_multi_exec($multi,$active);
usleep(11); //WAIT IN MILLISECONDS
}while( $active > 0 ); 
    foreach($curl as $cid => $cend) {
$info = curl_getinfo($cend);
curl_multi_remove_handle($multi,$cend);
if($info['http_code'] != 0) {
$total++;
        //HERE YOU COULD UPDATE THE MYSQL DB echo "Proxy works -> ".$ip[$cid]."<br />";
}
}
}
$time2 = time();
}

mercoledì 8 gennaio 2014

Esoterismo e Catechismo

Quando mi parlavano di esoterismo, pensavo subito all'occultismo e alla magia, ma mi sbagliavo.

La migliore definizione di esoterismo l'ho avuta da un conoscente che ricopriva la carica di Maestro Venerabile di una Loggia del GOI e che un giorno mi diede una buona spiegazione dell'esoterismo.

Traggo la definizione di esoterismo da Wikipedia:
"Il termine 'Esoterico' deriva dal greco εσωτερικός (esotericos), che è l’insieme delle parole εσώτερος (esoteros) 'interno' e εἰκός (eikos) 'è naturale' (locuz.). Da cui gli studi esoterici sono gli studi sulla natura interna dell’uomo che riguardano quelle scienze che portano, attraverso l’introspezione, alla riscoperta di noi stessi, alla conoscenza della nostra 'natura interna', della Verità.
Esoterismo è un termine oggi abusato, ma di uso comune, per indicare prassi magiche, riti di cartomanzia, calcoli cabalisti e altre forme di superstizione, cioè credenze di natura irrazionale.
Esoterismo è anche sinonimo di nascosto, occulto, in quanto scienze esoteriche come l’alchimia (che doveva trasformare il piombo, ciò che è negativo, in oro, in ciò che è positivo, nell’uomo per fargli riscoprire la sua 'natura interna') dovevano nascondersi, rendersi occulte usando allegorie, per non subire le reazioni della Chiesa"
Ebbene tale definizione rende perfettamente l'abuso e la misconoscenza del termine, oltrechè la concezione massonica (in senso lato) del sapere occulto ('occulto' poichè accessibile solo mediante l'iniziazione). La parte che ci interessa di tale definizione è quella che descrive l'esoterismo come ricerca della verità nascosta all'interno della nostra parte più intima, ovvero ciò che si trova all'interno di esso ('eso-theros'), da non confondere con 'exo-theros' - 'esso-theros', ovvero ciò che è esterno ad esso. La Massoneria prende in prestito il V.I.T.R.I.O.L. ("Visita Interiorae Terrae et Rectificando Invenies Occultum Lapidem"), che in Alchimia ha un significato più complesso, e lo fa suo proprio per descrivere quel viaggio interiore che, attraverso il miglioramento continuo, porterà l'iniziato al segreto nascosto. Per fare un paragone etimologico, dobbiamo pensare al tempio greco e alla stanza in cui veniva conservata l'effigie della divinità, a cui aveva accesso solo il sacerdote, ovvero l'esponente di una casta iniziata ai misteri e al culto di tale divinità.

Tale ricerca, almeno nel mio caso, si è estrinsecata nell'assidua lettura di studiosi delle civiltà e delle tecnologie perdute: molti di voi conosceranno Graham Hancock, Robert Bauval, John Anthony West). La ricerca delle origini viene spesso tentata alla deviazione verso teorie che mescolano complotti alieni con il mondo della finanza e del potere: hanno una propria logica e sono condivisibili, ma non riescono ad elevarsi fino al piano trascendentale. Infatti l'esistenza di civiltà aliene, i cui emissari sarebbero stati anticamente interpretate come divinità scese dal cielo, come angeli dotati di ali o ancora come apparizioni mariane, ancora una volta non riesce a spiegare chi abbia creato l'Universo e tutti i suoi abitanti, siano essi terrestri o alieni o entrambi.

Chiunque volesse intraprendere una ricerca esoterica (intesa come ricerca della nostra parte interiore) non può che approdare alla Bibbia e alla sua interpretazione, poichè all'interno di essa vi è tutto quello che serve a spiegare la nostra origine, il cammino che dobbiamo percorrere e la materia oscura che muove la nostra anima, spiegata in modo abbastanza logico e razionale da essere compreso anche dai più scettici come me. Ma bisogna voler cercare all'interno di essa senza preconcetti. In questo post ho svolto io il compito per tutti, anche se ho evidenziato i passi che più hanno suscitato la mia sensibilità, pertanto viziandolo dal mio personale cammino e dalla mia personalissima visione del terreno e dell'Eterno. Ecco perchè esorto tutti a fare altrettanto prendendo ognuno il proprio succo dagli insegnamenti della Bibbia.

L'uomo si è sempre chiesto quale sia l'origine del mondo e in ogni tempo filosofi e religiosi hanno dato la propria risposta.
Panteismo: tutto è Dio, il mondo è Dio, l'evoluzione è il divenire di Dio.
Dualismo e manicheismo: i due principi eterni sono il Bene e il Male, la Luce e le Tenebre, in eterno contrasto tra di essi.
Gnosi: il mondo materiale è un decadimento che va superato.
Deismo: il mondo è una creazione divina, ma Dio lo ha creato come un orologiaio che successivamente abbandona la propria opera.
Materialismo: la materia è sempre esistita e si combina in continuazione.

Tutte queste filosofie in modo stentoreo spiegano quale sia l'origine dell'Universo, mentre la religione cattolica professa nell'origine divina dell'Universo, l'origine da un Dio che è sempre esistito.

E' più logico sostenere l'eternità di Dio piuttosto che l'eternità della materia: altrimenti chi avrebbe creato le leggi della fisica che regolano la combinazione della materia e che ancora continuiamo a scoprire? E' vero che le verità rivelate possono sembrare illogiche o irrazionali alla nostra mente piccola che spesso ha la presunzione di comprendere ciò che è inafferrabile, ma «diecimila difficoltà non fanno un solo dubbio» (John Henry Newman). Per dare corpo a questo concetto pensiamo agli scienziati più intelligenti della Storia antica e contemporanea: ognuno di loro ha scoperto qualche legge fisica che i suoi predecessori non avevano scoperto, nonostante magari questi avessero una mente più acuta, perchè ha potuto poggiare il proprio pensiero su chi è venuto prima di lui, e tale pensiero è inesorabilmente destinato ad essere superato.

La verità rivelata richiede solamente che noi seguiamo l'esempio e la parola di Gesù. E' pur vero che molti santi hanno illuminato questo cammino, spiegando con parole semplici l'inafferrabile: ad esempio perchè esiste il male? Sappiamo che angeli e uomini sono stati tutti dotati da Dio del libero arbitrio, che molti dall'una e dall'altra parte ne hanno tratto maleficio e peccato. Quindi il male non nasce da Dio, ma Dio lo permette in nome del libero arbitrio: S.Agostino e S.Tommaso D'Aquino ci hanno spiegato che Dio, onnipotente e infinitamente buono, permette che dal male se ne ricavi il bene (Gn. 45,8; 50,20). La nostra logica può facilmente comprendere grazie alla nostra esperienza che qualsiasi male, anche il peggiore, alla fine passa.

Il peccato originale ne è un chiaro esempio. Lucifero, appellandosi al libero arbitrio, è stato il primo peccatore e ha provocato il male del primo uomo. Ma Dio stesso nella Genesi chiama l'uomo e gli predice in modo misterioso che il male verrà vinto da un suo discendente, riferendosi alla venuta di Cristo per mezzo di Maria, entrambi nati privi di peccato e assunti in Cielo senza morire. La grazia di Cristo «ci ha dato doni migliori che quelli di cui l'invidia del demonio ci aveva privati» (Leone Magno) e «laddove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia» (S.Paolo).

A riprova che il male viene orientato al bene, nell'economia della salvezza persino il peccato trova un ruolo fondamentale nel dimostrarci in modo inequivocabile l'impronta divina che Dio stesso ha scritto dentro di noi quando ci creò a propria immagine e somiglianza. Infatti quando pecchiamo o comunque facciamo il male, la voce di Dio risuona dentro di noi e ci dice chiaramente che stiamo facendo il male, che stiamo disobbedendo ad una legge che non siamo noi a darci: è la nostra coscienza morale, la parte più intima del nostro essere. La coscienza è un giudizio della ragione che valuta la qualità morale di un'azione che stiamo per fare, che abbiamo fatto o che stiamo compiendo: se decidiamo deliberatamente di non seguire la nostra coscienza pur sapendo di sbagliare, la nostra azione verrà registrata per il giorno del Giudizio.

Il problema è che vivere nel peccato rende gli uomini complici gli uni degli altri: i peccatori sono autoindulgenti perchè hanno accanto a sè altri peccatori e il peccato finisce per essere sdoganato come consuetudine. Chiarisco con un esempio. Tutti amano i propri amici e familiari, con cui si trovano bene e passano bei momenti, mentre odiano i propri nemici fino ad augurare a quelli più acerrimi ogni male. Accade perchè... è normale, del resto la pensano tutti così! Ma se io vi chiedessi se odiare una persona, che sia anche il vostro nemico, è una cosa buona o cattiva, tutti conoscereste la risposta esatta perchè la vostra coscienza associa l'odio al male. E' la cosiddetta "legge naturale", così chiamata non perchè fa parte della Natura (uomini, piante, animali, etc), ma perchè è "connaturata" nell'essere umano: sono i 10 Comandamenti, il famoso "Decalogo", cioè le Leggi che Mosè ricevette sul monte Sinai. Il Decalogo in realtà è promulgato dalla ragione: infatti l'uomo capisce da solo con la propria ragione che non bisogna uccidere, rubare, che i genitori vanno rispettati e che in generale, se facessimo agli altri ciò che desideriamo fosse fatto a noi, vivremmo tutti sereni e coccolati, senza bisogno di guardarci continuamente le spalle. Da dove deriva questa sapienza primitiva e naturale? Dio ce l'ha scritta dentro senza distinzione di popolo o cultura, in ogni tempo della Storia umana. E questo concetto è la cosa più esoterica che ho imparato nella mia intera esistenza.

Successivamente Gesù ha spiegato le complesse trame che si celano tra le pieghe del Decalogo con la propria Parola e con il proprio esempio di vita, ma ancora una volta il compito ci è stato semplificato... Il discorso di Gesù sulla montagna è considerato la "magna charta" della vita cristiana, il manuale della vita secondo la carità: la semplicità con cui Gesù spiega la carità a chi lo ascolta e con cui Matteo ce la riporta, ci toglie ogni giustificazione a non essere caritatevoli, cioè fare la volontà di Dio. Infatti l'unica cosa che Dio ci chiede veramente è di amare gli altri, Legge che comprende tutte le altre, poichè amando gli altri automaticamente non uccideremo, non ruberemo, rispetteremo genitori e coniugi, eccetera.

Il rabbino Jacob Neusner nel suo libro "Un rabbino parla con Gesù" immagina di essere presente tra la folla durante l'enunciazione del discorso della montagna. Le sue parole sono talvolta di ammirazione e talvolta di critica. La critica principale è che sul discorso della montagna non si può formare un ordine sociale, uno Stato regolato, così come invece con la Torah, che al contrario presenta i circa 600 precetti di Mosè. E' stato successivamente Paolo a fornire regole più definite all'interno delle sue lettere, regole dettate dal Signore nel corso di visioni che evidentemente sopperivano ancora una volta alle menti non illuminate dallo Spirito Santo. Gesù è Esso stesso la Torah, basta seguire il Suo esempio e farsi illuminare dalla Sua Parola, che è Dio fatto Verbo. Ma, una volta letto il Nuovo Testamento, troverete tutto il necessario in questo blog.

Personalmente ho stampato il discorso della montagna e lo leggo spesso, in modo da imprimerlo nella mente e ho anche intenzione di stamparlo in piccolo e tenerlo nel portafogli, perchè è un perfetto Bignami adatto a qualsiasi situazione in cui non si sappia come comportarci.

(Mt 5,1-58)
"Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.»"
Nei 10 Comandamenti, Dio ci chiede in primo luogo di amarlo. Questa necessità ci viene spiegata da S.Agostino, che nelle Confessioni si chiede: «cosa amo quando amo te?» (X,6,8). Infatti noi uomini amiamo ciò che comprendiamo con i sensi e per questo motivo S.Agostino pone una serie di negazioni per spiegare che tale amore non appartiene alla realtà sensibile, e non nomina nè la Chiesa nè la Bibbia. Infatti, se prima non si ama Dio, si pecca di idolatria della lettera (la Bibbia) oppure di idolatria del sociale (la Chiesa), incorrendo così nel protestantesimo. Per questo Dio ci chiede innanzitutto di amarlo, ma anche di santificarlo tramite la liturgia e la preghiera, poichè l'uomo tende per natura ad assuefarsi e in special modo in mancanza di esercizio fisico e mentale. Sfido qualsiasi medico, conoscendo la natura umana, a non prescrivere altrettanto!

Una delle mie prime obiezioni alla liturgia e alla preghiera, avendo come esempio il paese d'origine della mia famiglia, era l'approccio scaramantico con cui queste pratiche venivano perpetrate. Un'effigie sacra, messa nella culla di un bimbo nella convinzione che lo protegga dal male, equivale ad un corno rosso portafortuna, e ancora pregare pensando che l'invocazione dei santi allontani le situazioni difficili equivale ad un rito magico. Con mia grande sorpresa, nel Catechismo ho trovato un preciso riferimento a tale mia obiezione, nel passo in cui si afferma che solo la disposizione interiore fa la differenza tra una preghiera e una superstizione: ancora una volta siamo noi con il nostro libero arbitrio a trasformare un gesto materiale in un atto potente, es. le parole vuote di una preghiera che si trasformano nell'invocazione vera di un Santo. Papa Ratzinger ci spiega bene il concetto: preghiamo intensamente quando la preghiera è una richiesta o un ringraziamento, mentre spesso la nostra mente è altrove mentre preghiamo. Non importa, siamo pur sempre uomini fallaci, ma l'importante è appunto la disposizione interiore verso Dio, una "preghiera continua" che, se non perdiamo mai di vista in ogni momento la Parola di Gesù e l'amore del prossimo, ci orienterà verso il giusto e il bene. E' un lavoro che avviene a poco a poco: nella preghiera è Dio che si dona a noi, purifica i nostri desideri e lentamente ci tara sulla Sua lunghezza d'onda.

Un altro aspetto fondamentale è la misericordia, cioè l'amore per coloro che sono poveri materialmente, culturalmente e spiritualmente. Le opere di misericordia sono le azioni caritatevoli che dobbiamo fare verso i poveri: istruire, consigliare, confortare, come anche sopportare e perdonare i poveri di spirito. Dar da mangiare e da dormire ai bisognosi, visitare ammalati e prigionieri, seppellire i morti, fare la carità agli indigenti: «Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha e chi ha da mangiare faccia altrettanto» (Lc 3,11). E ancora in Luca troviamo il "discorso della pianura", che è simile a quello della montagna perchè probabilmente Gesù predicava spesso gli stessi concetti: «guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione» (Lc 6,24-26). Rispetto al discorso della montagna, in cui ci sono 7 beatitudini, nel discorso della pianura sono presenti 4 beatitudini ma anche 4 guai, tra cui appunto il guaio di essere ricchi. Infatti la condizione di ricchezza ammette sì che il ricco l'abbia guadagnata onestamente, ma è anche vero che evidentemente non ha condiviso il surplus con i più bisognosi, perchè ne ha ancora d'avanzo. Chiarisco con le parole di Papa Ratzinger che, nel suo trittico cristologico chiarisce cosa ci chiede Gesù: la povertà non va intesa in senso materiale, poichè se è vero che Dio ha un riguardo particolare per i bisognosi, è anche vero che spesso sono malvagi e corrotti, e di sicuro la loro mera condizione non li salva. Nemmeno bisogna riferirla alla povertà spirituale, per quanto i grandi Santi come Antonio e Francesco si sono resi protagonisti di una povertà totale che è riservata a pochi grandi uomini che hanno fatto la Storia. La povertà è una libertà dai vincoli materiali e dalla cultura dell'avere, è la semplicità, è l'oggetto inteso come bene strumentale per la vita quotidiana. Gesù dice «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8) certamente non intendendo di regalare tutto agli altri.

Il discorso analogo vale per gli afflitti. Sempre Papa Ratzinger ci spiega che non basta essere afflitti per guadagnare il Regno dei Cieli, poichè tra 2 tipi di afflizione riconosciamo quella di Giuda, che non ebbe speranza di redenzione e si impiccò, e quella di Pietro, che scoppiò in lacrime e ricominciò daccapo. Per capire meglio l'afflizione che ci chiede il Signore, dobbiamo essere afflitti delle ingiustizie, a cui dobbiamo assistere passivamente poichè non possiamo porre rimedio, ma che speriamo vengano sanate da Dio. Dobbiamo aver presente il dolore della Madonna nelle sue apparizioni (es. la Madonna Addolorata di Castel Petroso in Molise), la quale, proprio Lei che prega costantemente il Signore di fermare il male, non può che pregare e sperare. La descrizione migliore dal lato divino ce la dà San Bernardo di Chiaravalle nel suo commento al Cantico dei Cantici di S.Francesco: «Impassibilis est Deus, sed not incompassibilis». Tale affermazione sintetizza come Dio sia passivo di fronte al dolore e alla sofferenza, poichè sono provocate dall'uomo che è libero, non da Lui che è Amore. Ma ha compassione: quando abbiamo toccato il fondo, ci ha mandati Suo Figlio e, dopo tante preghiere, interviene a sedare il male che l'uomo fa da se stesso (cfr. le apparizioni mariane degli ultimi 2 secoli).

Ancora Papa Ratzinger: i giusti verranno saziati. Coloro che hanno fame e sete di giustizia non sono certo i vendicatori, i promotori della guerra santa, nè tantomeno coloro che sacrificano gli animali, che seguono pedissequamente i rituali (ecco perchè mandò Suo Figlio a compiere la Legge!), che pontificano dichiarando le proprie opinioni e i propri desideri e in tal modo assurgendosi essi stessi a criterio. I giusti sono coloro che si stanno o si sono già svegliati.

Mi soffermo anche sui puri di cuore, perchè vedranno Dio faccia a faccia in quanto sono assimilabili a Lui. E infatti è questo l'obiettivo che dobbiamo prefiggerci, purificare il nostro cuore, cioè accordare la nostra intelligenza e la nostra volontà (il libero arbitrio è sempre la chiave dell'Universo) in 3 ambiti: la carità di cui sopra, la rettitudine sessuale, l'amore della verità. Sulla rettitudine sessuale il concetto è più complesso della banalizzazione che se ne fa normalmente e, per questo motivo, vi rimando alla direzione presente nel Catechismo.

Infine vorrei spendere alcune parole su un famoso passo del discorso della montagna che non a caso è stato assurto a simbolo del Cristianesimo, che è famoso anche presso coloro che professano un'altra fede: «se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra». Il perdono è l'unico passo del discorso della montagna su cui Gesù torna più e più volte: «chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. [...] Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. [...] ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. [...] amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?» E quando, agli apostoli che gli chiedono come pregare in modo corretto, Gesù insegna loro il "Padre Nostro", ribadisce il concetto con la frase «rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori». Dio ci rimetterà sempre i nostri peccati, ma la vera domanda è come possiamo noi fare altrettanto verso i nostri nemici? Nel rifiuto del perdono dimostriamo durezza di cuore, ma è una cosa tremenda e contro il nostro orgoglio perdonare chi ci ha fatto o ci sta ancora facendo del male, o chi ci odia. Però non è contro la natura dell'uomo: pensiamo a quante persone si riconciliano anche dopo anni... se fosse contro la natura umana questo non potrebbe mai avvenire, mentre per natura tendiamo a rasserenare i rapporti con gli altri per vivere sereni noi stessi. Ecco perchè Dio ha ritenuto di mandare sulla terra suo Figlio ad insistere sulla carità, cioè amore per gli altri, ben sapendo che non è in nostro potere dimenticare l'offesa: infatti non ci chiede di dimenticarla, ma di perdonarla facendo uno sforzo contro noi stessi ma a favore della carità. E Lui ricambierà quando saremo sottoposti al Giudizio Universale.

La resurrezione dei morti precederà il Giudizio Universale, sarà una resurrezione della carne per una vita eterna o per una condanna e un supplizio eterno. Durante la vita, il male che facciamo viene registrato a nostra insaputa (Sal 50,3) fino al giorno del Giudizio. Si badi bene che il Giudizio manifesterà solo il bene, quello che ognuno avrà compiuto o avrà omesso di compiere, mentre il male sarà solo un'aggravante. S.Agostino immagina che in questo giorno Cristo dica: «Io avevo posto sulla terra i miei poverelli, per voi. [...] Quando ho posto i miei poverelli sulla terra, li ho costituiti come vostri fattorini perchè portassero le vostre buone opere nel mio tesoro: voi non avete posto nulla nelle loro mani e per questo non possedete nulla presso di me». Solo Dio conosce il momento in cui, per mezzo di suo Figlio Gesù, dirà una parola definitiva su tutta la Storia e siamo invitati a "convertirci" fintanto che siamo in tempo. La conversione non implica la fede in Dio, ma una vita di amore attivo verso gli altri, secondo la Parola di Gesù per chi crede o secondo il buonsenso per chi crede di meno o non crede affatto.

Sembra un'affermazione scontata quella di amare gli altri, ma vi chiedo al giorno d'oggi che differenza c'è tra una persona ordinaria, che sia cattolica, non credente, atea... Tutti lavorano, mangiano, giocano, guardano la tv, dormono... non c'è nessuna differenza. Per dirla come Eugenio Scalfari: «i bisogni e gli interessi quotidiani, la concretezza dei fatti e degli incontri incalzano e ingabbiano» (La Repubblica del 15 settembre 2013) e per questo molti credono in un indefinito "qualche cosa" che puntualmente non viene approfonditoEppure così perdiamo di vista il vero scopo dell'uomo: passivamente non fare male non basta (poi comunque lo facciamo...), bisogna attivamente fare il bene. Non basta fare un rapido esame di coscienza ed essere autoindulgenti, pensare che non abbiamo ucciso nessuno, che abbiamo voluto bene ai nostri cari e fatto i regali a Natale, che in fondo siamo brave persone. Invece dobbiamo aprire gli occhi e agire, poichè il premio è grande: la vita eterna, ma anche la conoscenza del senso ultimo di tutta l'opera e dell'Economia della salvezza. Tutto l'Universo verrà rinnovato, ci sarà un nuovo cielo e una nuova terra ricapitolate in Cristo (Ef 1,10), Cristo abiterà in mezzo agli uomini e non esisteranno più dolori, morte, lutto, perchè tutto non sarà mai più come prima (Ap 21,4).

Alla luce di questo premio, vi chiedo se vale la pena serbare odio verso il nostro nemico, tralaltro sapendo cosa significa vivere con rancori e risentimenti. E' un esercizio costante della nostra forza di volontà ed i risultati non sono immediati, ma con il tempo e l'esercizio riusciremo a bere meno bile e a trasformare un torto subìto in un sacrificio di intercessione al Signore.

Voglio concludere con una riflessione dedicata allo Spirito Santo... questo sconosciuto. Lo Spirito Santo ci è stato donato da Gesù, che lo ha inviato nel giorno della Pentecoste agli Apostoli, prima di essere assunto in cielo, per non lasciarli soli. Lo Spirito Santo è presente dentro di noi, ci ispira, ci ricorda chi siamo e oserei dire che abita nella nostra coscienza per ricordarci ancora di più quelle leggi naturali che Dio ha voluto scriverci dentro. I doni che ci offre sono tradizionalmente 7: la sapienza, l'intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e non ultimo il timore di Dio. Infatti in primis la fede, ma anche l'intelligenza e i talenti ci provengono tutti da Esso. San Paolo indicò 9 "frutti" concessi a chi si lascia guidare dalla Sua azione (Gl 5,22): amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo. Sono evidentemente tutti i frutti del vivere sereni, che ci devono invogliare a pregarlo affinchè ci fortifichi nelle nostre intenzioni, perchè la vita è troppo breve per essere vissuta male.