giovedì 25 agosto 2016

Biglino, antibiglini e l'Antico Testamento: ma alla fine Dio esiste? [RISOLTO]

[NOTA POSTUMA DEL 15.8.19] A 3 anni di distanza, questo post viene superato da quello al link QUI: Dio esiste e la Genesi non ha nulla di esoterico in senso stretto. La Genesi è stata spiegata estensivamente nelle visioni di Don Guido Bortoluzzi e queste sono state commentate in modo approfondito: https://aftermanict.blogspot.com/2019/09/finalmente-la-verita-finale-su-genesi.html [FINE NOTA]

Ho riscontrato alcuni elementi molto esoterici sia nella lettura del Nuovo Testamento, sia in quella di alcuni libri dell'Antico Testamento, almeno i libri più rilevanti (la Torah, i Re, Isaia, etc), da qui in poi menzionati per comodità come NT e AT.

Sono un assiduo lettore, sin dai loro primissimi lavori, di Graham Hancock e Robert Bauval, le cui intuizioni furono osteggiate e invece oggi sono diffusamente riconosciute come plausibili. Nel passato ho avuto modo di leggere anche alcuni libri del compianto Zecharia Sitchin: anche se alcune sue teorie mi sembrano bislacche, gli riconosco comunque valore di ricerca, libero pensiero, spunti di riflessione di cui parlerò più avanti. E' per questo motivo che alcuni racconti biblici, spessissimo inseriti nelle funzioni religiose e già di per sè abbastanza enigmatici, ad un occhio allenato provocano una serie di collegamenti e suscitano ulteriori spunti di approfondimento.

Ho letto 4 libri di Mauro Biglino, nonchè alcuni approfondimenti pro e contro i suoi lavori, presenti su internet e che egli stesso cita nei suoi libri successivi al 2012. Rilevo che alcune critiche che gli vengono mosse sono ben argomentate e motivate, ma dall'altra parte la presentazione belligerante di Yahweh che ne fa l'AT è talmente diffusa, palese e universalmente accettata da non poter essere un argomento di contesa filologica. Il merito di Biglino a mio avviso è senz'altro quello di aver valorizzato alcune teorie sitchiniane con le sue traduzioni e di averne filtrate via altre. Invece il suo demerito è proprio quello di aver valorizzato altre teorie di Sitchin, che tirano in ballo alieni provenienti da Nibiru (pianeta che sarebbe prossimo ad Orione) che, da onnipresenti, poi sarebbero pressochè spariti nel nulla. Certo permane il dubbio dell'insistenza delle civiltà antiche sul numero astronomico 3600 e sulla cintura di Orione, che Biglino risolve brillantemente con una serie di postulati aggiornati alle ultime scoperte. Aggiungo che l'ipotesi di un Pianeta X (Nibiru appunto) dotato di una rivoluzione di 3600 anni, i cui abitanti vivono un po' meno di 1000 anni, è curiosamente rapportabile ai nostri 365 giorni e alla nostra vita media che è un po' meno di 100 anni. Giocando coi numeri: 1000 / 3600 = 0,277 mentre 100 / 365 = 0,274, insomma finiamo lì vicino. Certo in alcuni punti Mauro Biglino è incoerente: prima dichiara l'intento di tentare una traduzione e la conseguente interpretazione in modo letterale, poi invece (es. in Genesi 2) propende per l'interpretazione allegorica della "mela" adamitica. Dall'altra parte però le obiezioni che solleva all'intero impianto teologico sono talmente evidenti anche al solo mero lettore di qualsiasi testo biblico in circolazione, che francamente un'obiezione puntuale appare pretestuosa: non può esserci una singola spiegazione ad ogni obiezione, perché nella Bibbia c'è davvero qualcosa di completamente diverso da ciò che ci viene propinato e che merita di essere approfondito. La dottrina ufficiale può andar bene al qualunquista che non si pone dubbi, ma chi legge i testi per comprenderli - ripeto, in qualsiasi bibbia in circolazione - non può far finta di non leggere quello che c'è scritto, con i carichi enormi di misteri ed incongruenze che quel testo si porta dietro.

Parto con un aneddoto che si ritrova spesso nei testi di "self development" come esempio di cieco retaggio culturale: la storia del "tacchino senza ali". La giovane sposa era entusiasta all'idea di preparare il tacchino per il marito, con la tradizionale ricetta di famiglia. Il marito arrivò e insieme consumarono la cena. Al termine della cena il marito chiese: "Perchè il tacchino lo hai cucinato senza ali?" La moglie lo guardò e poi disse stizzita: "Ma è ovvio, il tacchino si cucina così!" La sposa in realtà non aveva una risposta soddisfacente, in quanto aveva cucinato il tacchino nell'esatto modo in cui lo faceva la madre, e pensò che l'unico modo per scoprire la verità era chiederla alla madre, così la chiamo: "Ciao mamma, avrei una domanda da farti: perchè il tacchino va cucinato senza ali?" Dall'altro capo del telefono la madre rimase a sua volta senza parole e rispose bruscamente: "E' ovvio! Il tacchino va cucinato senza ali!". Poi cambiò discorso, ma dentro di sè la curiosità cresceva.
Chiusa la conversazione con la figlia, la madre prese il telefono e chiamò sua madre, la nonna della sposina, e le chiese: "Mamma perchè il tacchino va cucinato senza ali?" La nonna rimase un po' basita, poi rispose: "Io facevo il tacchino senza ali perchè il forno che avevo una volta era piccolo e il tacchino non entrava per intero, per cui ero costretta a tagliarlo". La morale è che compiamo riti sociali e familiari, a cui siamo abituati o a cui siamo stati educati, senza farci troppe domande. La religione vissuta in questo modo è ritualità, superstizione. Ecco perchè Biglino ed altri liberi pensatori sono importanti al di là delle loro teorie. Ecco perchè il vero Dio (onnisciente ma non troppo...) è stato costretto a mandare Suo figlio. Ne parlerò tra poco.

La mia fortuna rispetto al tacchino senza ali è quella di aver approcciato il Cattolicesimo in età relativamente tarda, partendo praticamente da zero, senza competenze neppure in materia di catechismo. Questa partenza "from scratch" mi ha evitato una serie di preconcetti tipici dei retaggi di cui sopra, lasciando spazio ad un approccio più distaccato e maturo, nonchè ad una sana curiosità. Mauro Biglino affronta la materia da agnostico e, pur partendo da esperienze diverse, entrambi siamo convinti del fatto che l'AT descriva testimonianze dirette di fatti realmente avvenuti, benché poco comprensibili per i testimoni oculari che poi li hanno riferiti. Ovviamente i testimoni hanno trasmesso oralmente gli eventi con gli strumenti linguistici che avevano a disposizione: per fare un esempio di fantasia, un'automobile potrebbe diventare un cavallo di ferro, un fucile potrebbe essere descritto come un bastone sputafuoco, un motoscafo potrebbe essere rappresentato come una barca seguita dai serpenti (come nel mito dei Viracochas). Analogamente, coloro che riferiscono di aver avuto incontri ravvicinati di secondo tipo fanno fatica a riportare la forma e le parti degli UFO, descrivendoli es. come una specie di sigaro, ricoperto da un metallo argentato, sormontato da caratteri sconosciuti e con 3 luci nella parte inferiore.

Dicevamo che durante le funzioni religiose, spesso ci possiamo imbattere in alcuni passi della Bibbia davvero curiosi. Elenco quelli che mi hanno più incuriosito (Bibbia CEI versione 2008).

"Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà». Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden." (Gen 4, 13-16)

Se Adamo ed Eva erano i primi uomini del pianeta e Caino ormai era rimasto l'unico figlio, chi avrebbe dovuto ucciderlo?

"Ora Caino conobbe sua moglie, che concepì e partorì Enoc; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoc, dal nome del figlio. A Enoc nacque Irad; Irad generò Mecuiaèl e Mecuiaèl generò Metusaèl e Metusaèl generò Lamec. Lamec si prese due mogli: una chiamata Ada e l'altra chiamata Silla." (Gen.4,17-19)

C'erano mogli in abbondanza per tutti e pertanto abbiamo l'evidenza vi erano sulla Terra stirpi già presenti prima di Adamo ed Eva, tanto che Caino costruì un'intera città. Probabilmente Adamo fu capostipite di una stirpe a sè stante, non più forte nè dominatrice delle precedenti, di cui Caino aveva paura. O semplicemente c'erano altri uomini, o forse altre razze.

"Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni»." (Gen.6,1-6)

Premetto che concordo con Biglino sui motivi della letteralità della traduzione, cioè 120 anni sono i nostri 120 anni intesi come 365 giorni di rivoluzione terrestre attorno al sole, così come venivano ordinariamente misurati da qualsiasi popolo antico. L'AT dice che al momento del diluvio Noè aveva già 600 anni e visse altri 350 anni (totali 950 anni): supponiamo che questa fosse la normalità. Sappiamo che anche tutta la stirpe di Noè fu longeva, poichè sono citati tutti i suoi discendenti nome per nome, ma soprattutto età per età con precisione alla singola unità. Quindi sto dicendo che a mio avviso questi uomini vivevano anche un millennio. Del resto una ricerca del 2012 capitanata da Oskar Burger evidenzia che l'aspettativa di vita è aumentata del 150% in soli 2 secoli e in particolare nel 1900, grazie ai progressi in campo farmaceutico e medico, acqua pulita, nutrizione. Un calcolo rozzo di un incremento del 50% ogni secolo ci porterebbe a superare i 900 anni in soli 6 secoli, pertanto possiamo ragionevolmente supporre che nell'arco di 1000 anni la vita di molti individui potrebbe superare i secoli.

Ciò detto, in virtù dei dati che ci vengono forniti sulla stirpe di Noè, sappiamo che ci fu un accorciamento progressivo, durato presumibilmente uno o due millenni, e non quindi quel provvedimento immediato che secondo l'AT era stato minacciato da Dio stesso. Pur adottando un principio di proporzione, es. affermando che i 120 anni così come sono scritti nell'AT equivalevano ad un'aspettativa di vita di 30 anni (comunque Mosè sarebbe vissuto 237 anni!) Dio non diede seguito alla minaccia nè prima nè dopo il diluvio, se non parecchie generazioni dopo. Queste considerazioni mi fanno pensare che la minaccia non venne direttamente da Dio, ma casomai fu un'attribuzione divina degli autori della Bibbia ad un fenomeno naturale che era stato osservato e tramandato.

E invece chi erano i "figli di Dio" che vengono differenziati dagli uomini e dalle loro figlie? Non certamente esseri spirituali, visto che si accoppiavano in senso fisico, bensì sicuramente esseri privilegiati dalla convinzione degli uomini che costoro fossero figli di Dio più di Adamo, il quale da tradizione era indubbiamente anch'esso figlio di Dio. La traduzione CEI 1974 traduceva il passo come "ne presero per mogli quante ne vollero", quella TILC (interconfessionale) invece lo riporta come "si scelsero quelle che vollero". Tutte le traduzioni rendono il concetto di lussuria, ognuna con la propria sfumatura. Allora perchè Dio se la prese con gli uomini e gli accorciò la vita? Erano molto più carnali gli esseri chiamati "figli di Dio"!

In conclusione, trovo l'accorciamento della vita ingiusto nei confronti degli uomini, tanto quanto lo fu quello di non accettare i doni di Caino, provocandone l'invidia ai danni del fratello Abele, come da traduzione letterale della Bibbia. Rimando alla lettura di Biglino per una trattazione esaustiva di questo passo, ma anche di quello della nudità di Adamo ed Eva (Gen.3), in cui si evidenzia una onniscienza di Dio perlomeno difettosa. Ancora una volta, siamo davvero sicuri che sia stato sempre davvero Dio a concepire tali punizioni? O semplicemente siamo di fronte fatti a cui, in mancanza di strumenti, è stata data una spiegazione soprannaturale? Succede tutt'ora: ciò che l'uomo non sa spiegare diventa soprannaturale, extraterrestre, divino, diabolico, etc.

"C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo -, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi." (Gen 6,4)

"Giganti" secondo Biglino potrebbe essere una cattiva traduzione. Questi esseri si trovano solamente in pochi passi, citati come figli di Anak, descritti come esseri superbi, esperti nella guerra, indolenti, uccisi durante il Diluvio. Non abbiamo altri elementi, se non appunto che erano di statura enorme. Pertanto la traduzione greca "Giganti" che fecero i c.d. "Settanta" mi sembra assolutamente appropriata, in contrasto con Biglino.

"Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo." (Gen 6,5-6)

Ahimè la malvagità degli uomini è ben conosciuta anche ai nostri tempi. Ma questo passo dell'AT mette in dubbio la divina onniscienza, così come è in dubbio nel NT, nel passo che ho già citato a proposito della donna emorragica.

Questa onniscienza incompleta è facilmente spiegabile dalla volontà di Dio di fornire piena libertà alle sue creature, siano esse angeli che successivamente si immalvagiscono, siano esse uomini fallaci il cui scopo è riscattarsi agli occhi divini in questa vita. L'onniscienza prevede anche le mosse future degli esseri? Se così fosse, rapportato al passo che ho citato, Dio avrebbe creato esseri che pensavano sempre al male, di cui pentirsi e addolorarsi nel cuore (sto ricalcando dal testo) tanto da doverli poi uccidere quasi tutti? Avrebbe creato esseri diversi o li avrebbe creati in modo diverso. Dio riesce a ricavare il bene da un male, ma qui parliamo di uno sterminio totale: possiamo fidarci di ciò che è scritto nella Bibbia? O non fu Dio a volere il Diluvio, che invece fu un cataclisma, successivamente imputato a ragioni metafisiche in perfetto stile pagano? Se così fosse, cosa possiamo prendere per buono della Bibbia?

In realtà, quella dell'Onniscienza è una controversia antica e una disamina esauriente si trova su Wikipedia qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Onniscienza#Onniscienza_contro_libero_arbitrio

Aggiungo alcuni particolari della Creazione di Adamo ed Eva (Gen.2) su cui non mi sono ancora fatto un'idea precisa.

"Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un'unica carne". (Gen 2,24)

Possiamo ragionevolmente supporre che l'unione carnale era, oltrechè ammessa, prevista in modo programmatico. Solo in quest'ottica è spiegabile la presenza del padre e della madre, poichè nella logica creazionista l'uomo si crea dal fango, la donna dall'uomo, il Creatore è Dio e i due esseri avrebbero dovuto avere un'esistenza infinita. Che quindi il pasto a base di frutto dell'albero della conoscenza non fosse allegorico e fosse invece reale?

"Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre!»" (Gen 3,2)

La critica più frequente a Biglino è quella di considerare Elohim sempre come plurale. Qui al lettore basti sapere che la diatriba verte su "Yahweh", che nell'AT a volte è chiamato El (Signore) e a volte Elohim (plurale maiestatis di El). In Biglino, Elohim è un termine che indica una casta di dèi probabilmente corrispondenti agli Annunaki dei Sumeri, di cui Yahweh farebbe parte come assegnatario del popolo ebraico, alla pari di altri dèi, da parte di un Dio principale di nome Elyon. Evidentemente siamo di fronte una discussione che vede il Monoteismo (Elyon sarebbe un epiteto di Yahweh) contro una teoria politeista, discussione in cui non ho intenzione di entrare perché risolverò tutto più avanti. Però effettivamente la lettura suggerisce che Dio si sia lamentato con soggetti plurali del fatto che l'uomo abbia compiuto un patatrac e sia diventato uno di loro relativamente alla conoscenza del bene e del male. Ma la cosa che trovo più interessante è il fatto che l'efficacia dell'albero della vita sia legata al consumo del suo frutto, come se si trattasse di un albero medicamentoso. Insomma, l'allegoria con cui viene spiegato il consumo di tali frutti non mi convince e preferisco propendere ancora una volta per una traduzione letterale, resa inspiegabile dalla voce narrante che evidentemente non possedeva strumenti descrittivi adeguati a farci comprendere meglio di cosa stesse rendendo testimonianza.

Questa ed altre domande sorgono leggendo l'AT: Dio è misericordioso? Oppure è geloso e vendicativo? Per quale motivo il Signore della Pace spesso interviene nelle guerre, donando armi di distruzione di massa e permettendo lo sterminio o l'assoggettamento di interi popoli? A che pro Dio doveva impoverire il popolo chiedendo il sacrificio dei migliori capi di bestiame, in perfetta continuità col paganesimo? Inoltre non erano forse gli olocausti, benchè simbolici, riti puramente materiali che nulla avevano di spirituale?

Fortunatamente per i Cattolici, tutte le risposte sono nel NT e si risolvono con la risposta ad un'unica domanda: perchè mai Dio sentì l'esigenza di inviare una parte di sè in forma di uomo per compiere le scritture? A mio parere semplicemente perchè erano difettose, ma il popolo ci credeva fermamente. Pertanto era necessario che Dio stesso spiegasse quanto c'era da spiegare e da fare per poter garantire la comunione tra gli uomini, un corretto culto divino, la conservazione del Creato e tutti quei valori compatibili con un Dio che è Amore, Misericordia e Speranza della Vita Eterna. Insomma un Dio logico, non un patchwork di credenze misto-pagane, tradizioni orali più o meno avvalorate da processi ignoti, testi forse anche un po' apocrifi, a cui si appone l'etichetta di "ispirati da Dio". E se qualcuno dovesse obiettare che problemi simili sono propri anche del NT, rispondo tranquillamente che i Cattolici hanno le apparizioni mariane. E rispondo soprattutto che il NT contiene un messaggio chiaro e avulso da qualsiasi refuso o interpretazione: amare il Prossimo è l'automatismo per avere la risposta a tutto. Sappiamo riconoscere tutti, con o senza comandamenti, dove sta il bene e dove il male.

Le traduzioni esatte sono esercizi per linguisti, mentre i costrutti teologici appaiono a volte come virtuosismi filosofici. E in passato sono stati orpelli della Parola più o meno interscambiabili da un secolo all'altro. Invece Gesù si rivolgeva ai semplici, rispediva al loro posto intere caste di sacerdoti, scribi ed esegeti (i vari farisei e sadducei) che lo provocavano, parlava per esempi e compiva i miracoli. Ora, cercare una traduzione migliore di un miracolo, quando il succo è che Lazzaro è risorto dai morti, o cercare una traduzione migliore di una parabola, che è semplicemente un esempio per dire che chi si comporta bene ha la Vita Eterna e chi si comporta male ha la Dannazione Eterna, mi pare veramente un intellettualismo autoreferenziale utile solo a chi lo compie. Gesù si è fatto uomo per spiegarci concetti umanamente e atemporalmente logici, cioè che una ritualità senza Fede è una scatola senza contenuto, non gradita a Dio. E non ci ha parlato di olocausti animali, vergini in premio e altri aspetti di dubbia trascendenza. Non ricordi la preghiera? Oggi prega a modo tuo, la potrai studiare domani. Ripeti la preghiera a pappagallo come una litania? Dubito che arrivi al cuore del Signore, esercitati a recitarla con Fede. E non pregare per te, perché il Signore sa di cosa hai bisogno: piuttosto fai sapere al Signore chi sono i destinatari della tua preghiera. Il tuo pane quotidiano ti sarà dato in aggiunta.

I rettiliani, gli Anunnaki e le altre teorie sul Satana che non rappresenterebbe il Diavolo sono sicuramente interessanti, ma solo se rimaniamo nel perimetro dell'AT. Infatti tutto quello che si desume, lo si fa leggendo la Bibbia con tutte le sue storpiature e i suoi limiti derivati dall'essere scritta dagli uomini, sulla base di tradizioni orali, per carità ispirata, ma pur sempre umana e pertanto soggetta a errori, iperbole, tentazioni varie e quant'altro limita noi bestie di carne e sangue. Nel mondo reale, i rettiliani ancora non si sono fatti vivi, molte persone soffrono di possessione diabolica tanto inspiegabile per un agnostico quanto le abductions. Se vogliamo credere che siano tutte pantomime, allora non resta che mettere in dubbio qualsiasi cosa esca dalla bocca o dalla penna umana, in finale per non credere in nulla, comprese le abductions, le Scritture, le apparizioni mariane, persino la parola dei nostri cari etc etc. Invece nella vita reale ci sono vicende che, confutando la parola di Gesù, possono essere filosofeggiate in modo contorto per secoli, mentre al contrario accettandola, possono essere spiegate in modo semplice e logico.

Con queste affermazioni non voglio alimentare il concetto che la religione è l'oppio dei popoli, per cui bisogna credere in Gesù per spegnere il cervello: il Cattolicesimo usato come scusa ha annebbiato e impaurito le masse per secoli, mentre l'inquisizione faceva più vittime del Comunismo. Dall'altra parte, il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo e mi rifiuto di pensare che nel nuovo millennio, con tutte le argomentazioni dei detrattori che sentiamo quotidianamente dal bar ai talk show, 2.5 miliardi di Cristiani nel mondo (di cui il 50% Cattolici) siano tutti stupidi ignoranti. Senza contare i miliardi di Cristiani negli ultimi 2000 anni.

Accettare la parola di Gesù significa innanzitutto capirla e per questo vi rimando ai miei posts precedenti. Significa anche finalmente ottenere una spiegazione per fenomeni sussidiari (quelli sì che solleticano la morbosità delle masse!) quali le apparizioni mariane o le possessioni diaboliche. Ma soprattutto significa avere una regola da seguire, la speranza di una vita pacifica, di un premio "sensato" dopo la morte: senza regole e senza pace ci sono anarchia e autodistruzione. Aggiungo che la storia dell'uomo ci dà una serie di indicazioni di cui far tesoro:
  • le "scoperte" scientifiche sono semplicemente "riscoperte" (per esempio astronomia, medicina, persino tecnologia)
  • le scienze fisiche e naturalistiche scoprono semplicemente qualcosa che già esiste, siamo noi che non le conoscevamo. Chi le ha inventate?
  • le menti più geniali a volte non erano molto convinte delle proprie scoperte (forse proprio perchè erano geniali?), ma vi rimando ai dibattiti Tesla VS Einstein
  • persino le menti più geniali e le scoperte più rivoluzionarie un giorno sono state superate o confutate
  • non ultimo, la spiegazione più semplice è spesso quella corretta

Invece, tra le varie elucubrazioni complicate che riscuotono un certo successo, tra cui quelle di Sitchin, mi piace annoverare "Codice Genesi" di Michael Drosnin, che ricavava la data della fine del mondo dalla trasnumerazione della Torah: doveva avvenire nel 2012, ma ahimè siamo ancora qui... Notevole il lavoro di Roberto Giacobbo che è riuscito a dedicare all'argomento un intero capitolo del suo libro intitolato "2012"! Come si può pretendere di ricavare alcunchè da un testo biblico che, come ci ricorda anche Biglino, non è che una delle tante bibbie disponibili, peraltro sicuramente epurata e piena di refusi introdotti dagli amanuensi? Dio ci vieta di sfidarlo, tralaltro in modo superstizioso, cercando di predire il futuro: fino ad oggi è andata male un po' a tutti, basta leggere proprio "2012" di Giacobbo. Se volete avere la certezza di un futuro roseo, la regola è Mt 6,1-34 e in particolare: "Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta." (Mt 6,33). Io stesso ne sono testimone e sarò felice se voi possiate dire un giorno altrettanto.

E a proposito di Sitchin, per quale motivo i rettiliani dovrebbero impiegare millenni a studiare i nostri meccanismi biologici, quando noi poveri umani ignoranti sappiamo tutto quello che ci serve con competenze biologiche, genetiche e sociologiche maturate in meno di un secolo? Andando ancora avanti, perchè gli extraterrestri, sia che abitino in un altro pianeta, sia che abitino da millenni nel nostro pianeta, dovrebbero decidere di vivere nascosti, salvo poi palesarsi a interi popoli antichi, mostrare i propri veicoli, farsi spesso scoprire e filmare? Personalmente preferisco pensare che, se esseri avanzati ogni tanto si facciano vivi es. come civilizzatori nel passato o come sabotatori di impianti atomici nel presente, siano uomini provenienti dal futuro che cercano di influire nella Storia, almeno quella più autodistruttiva, ma con delicatezza (potrebbe incidere pesantemente nel loro presente). Con questo voglio dire che non avrebbero fermato il Nazismo perchè non aveva un impatto su tutto il genere umano, ma sicuramente avrebbero interesse a fermare una catastrofe nucleare che potenzialmente azzererebbe la Terra. Certamente non potrebbero fermare un cataclisma quale un Diluvio, ma potrebbero allertare alcune persone selezionate. La curva di evoluzione tecnologica indica che tra secoli o millenni saremo in grado di viaggiare nel tempo e un UFO è certamente un veicolo futuribile. Per quanto riguarda l'aspetto dell'"uomo del futuro", in barba al biologo Steve Jones che teorizza la fine dell'Evoluzione, preferisco un modello darwiniano computerizzato annunciato in un TG del 2013 (che però non sono riuscito a ritrovare su internet) che simulava l'evoluzione umana nel futuro: del tutto simile ad un alieno grigio! Questa teoria, peraltro largamente supportata da biologi e genetisti, verrebbe incontro a molti liberi teoristi. Infatti la somiglianza tra un grigio e un rettile, oppure un pesce, con la pelle liscia, argentata e viscida, gli occhi grandi e vitrei, le narici appena abbozzate, è compatibile con i rettiliani, con gli antichi astronauti, con gli Apkallu: praticamente dà logicità a tutte le teorie e in qualche caso ne dà persino una giustificazione più plausibile di quella del suo autore.

Tornando al Dio rivelato nel NT, Gesù ci presenta un Dio della pace, della Misericordia, ben diverso da quello presentato nell'AT. Infatti ci dice che compie le Scritture, ma in realtà a volte le riscrive:

"Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due." (Mt 5, 39-41 riscrive Es 21,24 Lv 24,20 Dt 19, 21)

"Fu pure detto: «Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto del ripudio». Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio." (Mt 5, 31-32 riscrive Dt 24,1)

E infatti, per cogliere Gesù in fallo, i farisei chiesero spiegazioni rispetto alla Legge della Torah, spiegazioni che arrivarono immancabilmente mettendo in evidenza proprio la licenza che Mosè si era preso rispetto alla Legge divina:

"Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall'inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto»." (Mc 10, 2-9)

"Avete anche inteso che fu detto agli antichi: «Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti». Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: «Sì, sì», «No, no»; il di più viene dal Maligno." (Mt 5,33-37 riscrive Lv 5 Lv 19)

"Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste." (Mt 5, 43-48)

Alla luce di queste considerazioni, non riesco a credere che il Dio misericordioso che ci rivela Gesù sia esattamente lo stesso dell'AT. Ma allora chi è questo Dio? Per gli atei, le pseudo religioni, le filosofie new age, sembra essere più semplice accettare una legge fisica universale, un karma di connessione universale, una forza creatrice infinita e atemporale. Se un Cattolico aggiunge qualche caratteristica in più e la chiama Dio, questo sembra essere un problema. La realtà cristiana è che Dio ci è stato raccontato da Gesù, in modo contrastante con l'AT, pertanto è Dio rivelato ex novo, più che chiarito a partire dall'AT. Gesù afferma di compiere le scritture, ma abbiamo visto che nella realtà si veste di autorità e le riscrive ("fu detto... ma io vi dico") e non compie la figura di Dio dell'AT, bensì la riscrive. Non capisco per quale motivo compia o affermi di compiere l'AT, che a mio parere contiene molti messaggi spuri, ma potrebbero esservi alcune spiegazioni. Per diplomazia? Per procrastinare le ritorsioni? A causa di errori o interpretazioni delle traduzioni o delle copie che ci sono pervenute? Perchè si riferiva a testi dell'AT diversi dai nostri?

Egli aveva a disposizione sicuramente un testo meno rimaneggiato, in lingua originale, tradizione orale più fresca. Forse addirittura i libri considerati ispirati erano diversi, di numero inferiore. Ma scribi e dottori della Legge già in quel tempo avanzavano interpretazioni e dettavano al popolo disposizioni rimaneggiate e da qui l'ammonimento a non dare "scandalo". Lo "scandalo" (dalla parola greca scandalo, che significa pietra di inciampo) è la complicazione delle cose semplici e pertanto può essere inteso come un rimaneggiamento strumentale di alcune scritture che in realtà sono semplici: esattamente ciò che fa un certo tipo di teologia. La presenza del tetragramma YHWH nel NT è controversa, ma anche teoria che la individua ne conta ben poche occorrenze in tutto il NT accettato dalla CEI, senza contare che potrebbe essere stato aggiunto dagli Evangelisti o anche in modo apocrifo. Il poco o nessun uso del tetragramma si concilierebbe con la teoria bigliniana: Yahweh è un personaggio antidiluviano belligerante e membro di un pantheon, pertanto non è il Dio universale che ha inviato Gesù per fare chiarezza. Se anche Gesù qualche volta (poche, a dire il vero), si fosse rivolto a YHWH, lo avrebbe comunque fatto riscrivendone le caratteristiche, ancora una volta "compiendo" le scritture. Infatti il Dio a cui Gesù si rivolge è attuale, telepatico, onnipotente poichè in grado di provocare cambiamenti metereologici immediati e resuscitare i morti, onnisciente perchè nel segreto della camera conosce tutti i nostri bisogni e non cerca preghiere prolisse. Nella visione bigliniana di un Yahweh mortale nato in tempi biblici, questi sarebbe già sicuramente morto all'epoca di Gesù, o comunque sarebbe stato molto vecchio. Invece nella visione cattolica, Dio sente la necessità di inviare una parte di sè fatta uomo per spiegare agli uomini col loro linguaggio che riti quali l'olocausto erano del tutto inutili: il bigliniano "odore di casa" avrà fatto piacere ai bigliniani Elohim, ma non a Dio, che invece preferisce opere di Misericordia fatte al Prossimo, con cuore ben disposto e lontano da occhi indiscreti, preghiere fatte nel segreto, riconciliazioni con gli altri. E in questo è onnisciente.

Dio è infinito e atemporale, ma dotato di una "coscienza" che lo ha spinto a creare l'Universo, le leggi della Fisica, e se volete anche gli uomini, gli Anunnaki, gli extraterrestri, il karma e tutto ciò che potrebbe essere contenuto nell'Universo. E' semplicemente una questione di gerarchie. A chi crede che le leggi fisiche siano sempre esistite, i cattolici sovrappongono un Creatore di tali leggi. A chi crede che gli Anunnaki abbiano modificato geneticamente la scimmia, i cattolici sovrappongono un Creatore che ha creato Anunnaki e scimmie, o se preferite, le leggi fisiche che hanno portato alla creazione di pianeti e delle forme di vita. Un'ovvia obiezione potrebbe comunque sovrapporre una Legge fisica al Creatore e così via in un loop infinito: è stato inventato prima l'uovo o la gallina? La fortuna dei cattolici è di avere un Dio rivelato: è nata prima la gallina, anzi è sempre esistita, ce lo ha detto Gesù. Su tutte le considerazioni che riguardano Gesù, la sua figura storica e la necessità della Fede, vi rimando agli altri miei posts in argomento.